Posti Abbandonati. La Colonia di Funtanazza.

LA COLONIA DI FUNTANAZZA

Ah i posti abbandonati, quanto mi piacciono! E se sei qui, probabilmente ne sei affascinato anche tu. 

Nella mia lista di luoghi da vedere, ogni tanto inserisco un’esplorazione in un posto abbandonato, è d’obbligo! Inizio la ricerca su Google, in Sardegna ce ne sono tanti e spesso sono legati alla nostra storia mineraria, ma non solo, ci sono miniere, interi villaggi, ma anche ospedali, fabbriche, ville. Una volta individuato il posto abbandonato da visitare ne studio la storia. Mi piace conoscere il passato di quel sito e i motivi per i quali è stato abbandonato.

La scelta del posto abbandonato.

Stavolta ho scelto una colonia marina. Ho fatto partire un sondaggio su instagram e le opzioni più cliccate sono state ”località di mare” e ”posto abbandonato”, a discapito di un “paese sardo” . Quale migliore occasione per accontentare sia gli amanti del mare che gli appassionati urbex, esplorando la colonia marina abbandonata che si trova proprio nella spiaggia di Funtanazza o ,come dicono i cartelli stradali, nella marina di Montevecchio?

Detto fatto. Sono partita da casa e dopo un’ora e mezza sono arrivata a destinazione. Mi aspettavo, come spesso accade, di dover percorrere un percorso sterrato per arrivare in spiaggia, invece la strada è buona e asfaltata, in alcuni punti un po’ rovinata, ma percorribile tranquillamente anche con una utilitaria.

Spiaggia di Funtanazza

Funtanazza si trova nella costa occidentale della Sardegna, a 13 km dalla più conosciuta Torre dei Corsari, nel comune di Arbus.

La baia è spettacolare, il mare ha un colore verde smeraldo intenso, la spiaggia è selvaggia e per raggiungerla bisogna prendere dei sentieri in mezzo alla macchia mediterranea. Il parcheggio è molto ampio. Non ci sono servizi.

A dominare la spiaggia dall’alto c’è lei, la colonia marina Francesco Sartori.

La Colonia ”F. Sartori”.

La struttura è imponente e spettrale allo stesso tempo. A vederla in quello stato di abbandono mette davvero i brividi. Ti confesso che prima di entrarvi, ho aspettato un pò, ho dovuto trovare tutto il mio coraggio : i posti abbandonati mi fanno questo effetto, un mix di fascino e paura con l’aggiunta di una grande dose di curiosità.

Trovato il coraggio, cerco un punto da cui poter accedere. Gli ingressi sono murati, ma è stato creato un varco piuttosto ampio lungo la rete metallica. Più mi avvicinò e più mi sento piccola. La Colonia è composta da ben 4 piani e un seminterrato, suddivisa in tre stabili, è davvero enorme. Pensate che vi alloggiavano 200 bambini ogni 25gg, dai 5 agli 11 anni, da giugno a settembre, più lo staff.

E’ stata inaugurata il 13 maggio 1956 ed è stata definita la colonia marina più moderna d’Europa.

Chi l’ha fatta costruire?

Come ti dicevo prima, in Sardegna ci sono tanti posti abbandonati legati alla storia mineraria, e anche questo sito è legato alle miniere. Infatti è stato proprio l’ingegnere minerario Rolandi che, nei primi anni 50, ha voluto ricompensare il duro lavoro dei suoi minatori costruendo questa struttura per i loro figli.

Quando Rolandi si è trovato un gruzzolo di utili, anziché dividerlo tra i dirigenti, ha pensato bene di proporre la costruzione di una casa vacanze per i figli dei minatori di Ingurtosu e Montevecchio, pensando che gli stessi minatori avrebbero poi potuto trascorrere lì la loro vecchiaia.

Un bellissimo gesto che fatto in tempi così lontani fa riflettere.

Perché è intitolata a Francesco Sartori?

La colonia o Casa al mare, come cita la parete frontale della struttura, è intitolata a Sartori che era il suocero di Rolandi, nonché ingegnere minerario e il direttore di Monteponi.

Com’era organizzata?

La colonia marina era organizzata in modo eccellente. C’erano le camerate, le bellissime terrazze, grandi cucine, la lavanderia, la stireria, due piscine di cui una olimpionica con trampolino, gli spogliatoi per la piscina e le cabine sulla spiaggia , tutto era automatizzato.

La colonia è rimasta attiva fino al 1983, quando chiusero definitivamente le miniere .

Come vedete dalle foto è stato tutto abbandonato e vandalizzato. È rimasto ben poco della colonia originale, persino i lampadari sono stati saccheggiati; rubinetti, porte, finestre, nulla è rimasto.

Colgo l’occasione per ricordare che i posti abbandonati vanno preservati, affinché conservino il loro fascino.

Immaginate se fosse ancora tutto come quando era stato appena abbandonato..

Se ti piacciono i posti abbandonati leggi anche l’articolo sul Villaggio Asproni.